
Intervento Conferenza contro la Manovra Economica del Governo
Vorrei condividere con voi la rabbia e la frustrazione che un giovane come me prova nel guardarsi intorno e nel trovarsi immerso in un mare di mediocrità, provocato dalla schiacciante superiorità dell’anticultura impostaci da questa destra, privato della speranza di un futuro migliore dalle scelte reazionarie e populiste di un governo che ha come unico obiettivo la ricerca del consenso nel presente, per sbrigare con maggiore comodità i suoi sporchi affari. Questa situazione, questo contesto, è stato costruito scientificamente, con precisione disarmante. Questa politica di destra ci vuole tutti più ignoranti, le sue politiche ultra-conservatrici esigono che chi ha potere perseveri nella sua opulenza, continuando a scorazzare impunito nell’oceano di corruzione ed immoralità che pervade quasi ogni anfratto del nostro paese. Quale soluzione migliore esiste, dunque, per ottenere tutto ciò, se non quella di devastare scuola pubblica, università, ricerca, e cultura, bombardando tramite la televisione, notte e giorno, i cittadini con messaggi stracolmi di ignoranza? E’ triste dirlo ma la loro strategia sta ottenendo un successo dilagante. L’istruzione non riesce più ad offrire un bagaglio culturale capace di trasformare il ragazzo in cittadino, uccidendo così ciò che resta della cosidetta “opinione pubblica”. I fondi destinati alle scuole private, d’altro canto, permettono a chi ha ampie facoltà economiche di continuare a formare classe dirigente dominante, allargando a dismisura la già enorme forbice fra chi ha tanto, e chi non ha nulla. E’ questa, a mio parere, la causa della mancata ribellione contro un governo che ci sta distruggendo fisicamente e moralmente. L’opinione pubblica è addormentata, stordita. Non riesce a rendersi conto della tragedia in atto. E partendo da questo presupposto il governo può continuare impunemente nella sua azione mirata a salvaguardare gli interessi della sua stretta cricca. E giù di legittimo impedimento, intercettazioni, lodo alfano esteso anche all’eccidio. Tutto ciò nell’indifferenza generale. Ed il Partito Democratico? Sono pienamente consapevole delle difficoltà esistenti nel fare opposizione in un paese dove chi governa ha un controllo pressochè totale dell’informazione di massa. Bisogna quindi cambiare le marce, alzare la voce, gridare con la bava alla bocca all’Italia che è ora di svegliarsi, di scuotersi da questo torpore che la sta mandando allo scatafascio. Sono convinto che di questo passo noi non riusciremo a cambiare questa triste situazione, non riusciremo più a scuotere i cuori dei cittadini, ormai refrattari alle speranze. Urge una riscossa popolare, che coinvolga insegnanti, ricercatori, giovani, imprenditori, operai, impiegati, affinchè anche l’Italia possa tornare a respirare aria di modernità, ed il Partito Democratico deve essere in grado di guidare questa riscossa. Abbiamo il dovere di provarci, altrimenti rassegnamoci ad una deriva plebiscitaria quasi impossibile da ribaltare. Grazie.
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