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domenica 1 novembre 2009

Partito Democratico: punto e a capo


Questo articolo l'ho scritto subito dopo le elezioni Provinciali di giugno: mi sembra un buon inizio, no?

La netta affermazione dell’avv. Alessandro Maffei, professionista serio e preparato e, come si è dimostrato, anche ben voluto dalla gente, pone il problema di una “risistemata” del PD a Solofra.
Con i circa 1300 voti raccolti nell’elezione provinciale scorsa, si è dimostrato che intanto il partito a Solofra esiste, è vivo. Non solo esiste e fa politica ma esso è anche aperto ai cittadini che vogliono reinterpretarlo, reinventarlo, renderlo partecipato, aperto, presente sulle questioni che stanno a cuore alla gente in una città che attraversa grossi problemi economici e sociali.
Il PD di Solofra non appartiene ad una casta, non ci sono primogeniture o capintesta, ma solo fatica e impegno dei suoi aderenti, dei suoi militanti, dei suoi simpatizzanti.
Siamo giunti ad un punto fondamentale della vita di questo partito a Solofra: eleggere il coordinamento territoriale (segretario, direttivo, ufficio politico, etc.) e rappresentarlo in Consiglio Comunale attraverso la formazione di un gruppo PD.
Certamente non nascondiamo le difficoltà, manifestatesi anche a Solofra, della travagliata evoluzione del nostro partito nato dalla fusione della Margherita e dei DS, ma dopo prove durissime come le politiche del 2008 e le europee e le amministrative di giugno 2009, e in previsione delle regionali del 2010, bisogna onestamente dire che nel PD a Solofra, checché ne dicano i suoi detrattori, ci sono forze vive, fresche, intelligenze aperte che vogliono operare realmente nell’interesse della popolazione e del bene comune.
Questo è il nostro programma, lavorare con la gente e per la gente, al loro fianco, chi ci sta ben venga, chi invece vuole rimestare nel torbido di un passato che non ci appartiene (famiglie e parentele politiche patetiche) può volgere lo sguardo e soprattutto gli interessi verso altre zone dell’arco costituzionale.
E’ tempo di ricominciare a respirare aria pulita, di far entrare e partecipare alla vita del partito forze fresche, di spalancare il partito al nuovo, alla gente che lavora e che intraprende a Solofra per sé e per gli altri. Gli apparati decadenti di cordate che nulla hanno mai dato ma soltanto e sempre chiesto utilizzando i partiti per scopi personali e di conventicole, sono ormai allo sbando. Per cortesia si mettano alla porta da soli.
Il PD a Solofra c’è, e non siamo in pochi. Guardiamo al futuro con speranza e serenità quindi, allarghiamo la base partecipativa del PD con i fatti e alle vecchie cornacchie che tanto amano criticare e vedere gli avversari inciampare e cadere, vada il nostro affettuoso addio.

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