Elenco blog personale

mercoledì 21 aprile 2010

Direttivo del 21 aprile

Questa sera in sezione si è tenuto un direttivo che ha affrontato un o.d.g. importantissimo: la problematica dell'ospedale di Solofra, il Bilancio comunale che sarà discusso in consiglio comunale il 30 aprile prossimo e le vicende del depuratore di via Carpisani.
La discussione è stata pregna e significativa, hanno partecipato tutti mettendo in risalto il carattere di forte impegno che ci contraddistingue. Il partito c'è (eccome!) e si dà anche da fare. Ci sono, infatti, diverse iniziative in cantiere che ci permetteranno di far conoscere alla città la nostra posizione sui temi esposti e le proposte che vogliamo mettere in campo.
Ogni sera il Circolo è aperto e ci incontriamo senza ulteriori convocazioni.

lunedì 19 aprile 2010

Incontro con Franco Vittoria


Questa sera nel circolo Pd di Solofra abbiamo avuto un interessante colloquio con Franco Vittoria, già candidato alle regionali di marzo.

La discussione è spaziata sui temi della politica nazionale e provinciale ed è stata molto franca e cordiale.

Erano presenti Alessandro Maffei, Michele Vignola, Gerardo De Stefano, Alfonso Santoro, Marilù e Luigi Guacci, Giuseppe Acerra, Angela Pandolfelli, Orazio Di Fede, Pasquale De Stefano, Federico Pirolo, Lello Troisi, Franco Gentilucci, Gerardo Pandolfelli, Giuseppe Guacci, il sottoscritto.

Franco ha dapprima ringraziato la sezione di Solofra per l'impegno profuso durante la campagna elettorale e poi ha fatto un plauso alla vittoria del Pd solofrano: 1023 voti presi alle elezioni senza avere un proprio candidato mentre la corazzata di centrodestra ne aveva ben tre non è poca cosa, anzi!

Abbiamo spiegato a Vittoria che questo è lo zoccolo duro da cui partire, che sicuramente si amplierà durante il cammino che ci porterà alle prossime amministrative del 2012.

Poi abbiamo pensato di mettere in cantiere una serie di iniziative che ci portino dritti ai problemi della gente, perché il Pd o è dalla parte della gente o non è!

Domani sera alle ore 18,30 Gruppo di lavoro sul Bilancio preventivo del Comune e discussione sull'iniziativa per domenica mattina sulla crisi della sanità campana con conseguenza durissima per il nostro ospedale Landolfi (si parla di riduzione di 40 posti letto e declassamento del nosocomio a centro di riabilitazione).







domenica 18 aprile 2010

PROPOSTE DEMOCRATICHE

Il governo cittadino sembra in catalessi, sonnecchia e tira a campare. Nel frattempo i soliti affarucci. Ma la vogliamo dare una sveglia a questa città, o no? Vogliamo mettere in campo le nostre proposte? Non mi va giù di aspettare che siano i nostri consiglieri a creare spazi di politica attiva; abbiamo l'unica sezione politica aperta di Solofra, da anni, la vogliamo utilizzare? Nell'ultimo direttivo ho proposto un gruppo di lavoro che si interessi del Bilancio e delle problematiche relative all'impianto di depurazione. Oggi aggiungo anche la questione dell'ospedale Landolfi. Dobbiamo farci sentire, illustrare alla gente le nostre posizioni se vogliamo che in futuro ci segua. Coraggio amici, diamoci da fare!

Bollette d'acqua salatissime


I cittadini protestano per le bollette esose che l'Irno Service ha emesso nell'ultimo mese.

La rabbia degli utenti solofrani non si mitiga col passare dei giorni, anzi aumenta.

Le cifre, infatti, sfiorano addirittura i 500 euro ed in qualche caso molto di più. Il manifesto affisso a firma del presidente Guadagno non fa sbollire gli umori.

L'intera questione delle municipalizzate va ripensata in toto.

Azzardo: perché non ricondurle tutte nell'alveo dell'amministrazione comunale che pure ha grandi professionalità (da anni mortificate) da mettere in campo? Ci sarebbe un notevolissimo risparmio non vi pare?

Penso che il PD di Solofra debba mettere in campo una sua proposta. Allora sotto, fatevi sentire amici.

Riflessione sulle elezioni regionali 2010

Si DIMEZZA il DIFFERENZIALE
fra CENTRODESTRA e CENTROSINISTRA


Il voto del PD

Il risultato del PD è complessivamente del 27,4% nelle 13 regioni al voto. Questo si calcola aggiungendo al 26,1% delle liste del PD l’1,3% conseguito dalle liste del presidente legate ai candidati del PD (escluse quindi la lista Bonino e quella per Vendola).
Rispetto al voto delle scorse elezioni europee, nelle quali il PD aveva raggiunto in queste stesse regioni il 26,6%, alle regionali vi è una crescita dello 0,8%.
La Lega – per fare un paragone – vanta un grande successo per essere cresciuta dell’1%. Mentre l’Idv cala dello 0,8%. In un quadro di grande frammentazione, quindi, PD e Lega sono gli unici grandi partiti che hanno il segno +.

Il voto del Pdl

Il Pdl ha ottenuto con le sue liste il 27,4%. A questo va aggiunto un 3,3 % delle liste collegate ai candidati dello stesso partito (compresa la lista Polverini nel Lazio): il totale è 30,9%, con una perdita del 4,4% rispetto al risultato delle europee nelle stesse regioni. E’ questo il risultato più eclatante, numericamente e politicamente.

Differenziale centrodestra-centrosinistra

Un anno fa la distanza tra centrodestra e centrosinistra (parliamo delle due coalizioni tradizionali, non sommando in nessun caso l’Udc) era di sei punti, con il centrodestra al 49% contro il centrosinistra al 43%.
Oggi quel differenziale si è praticamente dimezzato, siamo infatti 46 a 43.
La Lega ha recuperato solo in piccola parte (pari all’1%) la perdita di oltre il 4% del Pdl.

La lettera a Berlusconi di Roberto Saviano

"Il premier mi vuole zittirema sui clan non tacerò mai"
Lo scrittore: "Assurdo preferire il silenzio, Berlusconi si scusi con le vittime". "Non so se Mondadori è ancora adatta a me"
di ROBERTO SAVIANO


Presidente Silvio Berlusconi,
le scrivo dopo che in una conferenza stampa tenuta da lei a Palazzo Chigi sono stato accusato, anzi il mio libro è stato accusato di essere responsabile di "supporto promozionale alle cosche". Non sono accuse nuove. Mi vengono rivolte da anni: si fermi un momento a pensare a cosa le sue parole significano. A quanti cronisti, operatori sociali, a quanti avvocati, giudici, magistrati, a quanti narratori, registi, ma anche a quanti cittadini che da anni, in certe parti d'Italia, trovano la forza di raccontare, di esporsi, di opporsi, pensi a quanti hanno rischiato e stanno tutt'ora rischiando, eppure vengono accusati di essere fiancheggiatori delle organizzazioni criminali per il solo volerne parlare. Perché per lei è meglio non dire. è meglio la narrativa del silenzio. Del visto e taciuto. Del lasciar fare alle polizie ai tribunali come se le mafie fossero cosa loro. Affari loro. E le mafie vogliono esattamente che i loro affari siano cosa loro, Cosa nostra appunto è un'espressione ancor prima di divenire il nome di un'organizzazione. Io credo che solo e unicamente la verità serva a dare dignità a un Paese. Il potere mafioso è determinato da chi racconta il crimine o da chi commette il crimine?Il ruolo della 'ndrangheta, della camorra, di Cosa nostra è determinato dal suo volume d'affari - cento miliardi di euro all'anno di profitto - un volume d'affari che supera di gran lunga le più granitiche aziende italiane. Questo può non esser detto? Lei stesso ha presentato un dato che parla del sequestro alle mafie per un valore pari a dieci miliardi di euro. Questo significa che sono gli scrittori ad inventare? Ad esagerare? A commettere crimine con la loro parola? Perché? Michele Greco il boss di Cosa Nostra morto in carcere al processo contro di lui si difese dicendo che "era tutta colpa de Il Padrino" se in Sicilia venivano istruiti processi contro la mafia. Nicola Schiavone, il padre dei boss Francesco Schiavone e Walter Schiavone, dinanzi alle telecamere ha ribadito che la camorra era nella testa di chi scriveva di camorra, che il fenomeno era solo legato al crimine di strada e che io stesso ero il vero camorrista che scriveva di queste storie quando raccontava che la camorra era impresa, cemento, rifiuti, politica.
Per i clan che in questi anni si sono visti raccontare, la parola ha rappresentato sempre un affronto perché rendeva di tutti informazioni e comportamenti che volevano restassero di pochi. Perché quando la parola rende cittadinanza universale a quelli che prima erano considerati argomenti particolari, lontani, per pochi, è in quell'istante che sta chiamando un intervento di tutti, un impegno di molti, una decisione che non riguarda più solo addetti ai lavori e cronisti di nera. Le ricordo le parole di Paolo Borsellino in ricordo di Giovanni Falcone pronunciate poco prima che lui stesso fosse ammazzato. "La lotta alla mafia è il primo problema da risolvere ... non deve essere soltanto una distaccata opera di repressione ma un movimento culturale e morale che coinvolga tutti e specialmente le giovani generazioni le spinga a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale della indifferenza della contiguità e quindi della complicità. Ricordo la felicità di Falcone quando in un breve periodo di entusiasmo mi disse: la gente fa il tifo per noi. E con ciò non intendeva riferirsi soltanto al conforto che l'appoggio morale dà al lavoro dei giudici, significava soprattutto che il nostro lavoro stava anche smuovendo le coscienze". Il silenzio è ciò che vogliono. Vogliono che tutto si riduca a un problema tra guardie e ladri. Ma non è così. E' mostrando, facendo vedere, che si ha la possibilità di avere un contrasto. Lo stesso Piano Caserta che il suo governo ha attuato è partito perché è stata accesa la luce sull'organizzazione dei casalesi prima nota solo agli addetti ai lavori e a chi subiva i suoi ricatti. Eppure la sua non è un'accusa nuova. Anche molte personalità del centrosinistra campano, quando uscì il libro, dissero che avevo diffamato il rinascimento napoletano, che mi ero fatto pubblicità, che la mia era semplicemente un'insana voglia di apparire. Quando c'è un incendio si lascia fuggire chi ha appiccato le fiamme e si dà la colpa a chi ha dato l'allarme? Guardando a chi ha pagato con la vita la lotta per la verità, trovo assurdo e sconfortante pensare che il silenzio sia l'unica strada raccomandabile. Eppure, Presidente, avrebbe potuto dire molte cose per dimostrare l'impegno antimafia degli italiani. Avrebbe potuto raccontare che l'Italia è il paese con la migliore legislazione antimafia del mondo. Avrebbe potuto ricordare di come noi italiani offriamo il know-how dell'antimafia a mezzo mondo. Le organizzazioni criminali in questa fase di crisi generalizzata si stanno infiltrando nei sistemi finanziari ed economici dell'occidente e oggi gli esperti italiani vengono chiamati a dare informazioni per aiutare i governi a combattere le organizzazioni criminali di ogni genealogia. E' drammatico - e ne siamo consapevoli in molti - essere etichettati mafiosi ogni volta che un italiano supera i confini della sua terra. Certo che lo è. Ma non è con il silenzio che mostriamo di essere diversi e migliori.Diffondendo il valore della responsabilità, del coraggio del dire, del valore della denuncia, della forza dell'accusa, possiamo cambiare le cose.Accusare chi racconta il potere della criminalità organizzata di fare cattiva pubblicità al paese non è un modo per migliorare l'immagine italiana quanto piuttosto per isolare chi lo fa. Raccontare è il modo per innescare il cambiamento. Questa è l'unica strada per dimostrare che siamo il paese di Giovanni Falcone, di Don Peppe Diana, e non il paese di Totò Riina e di Schiavone Sandokan. Credo che nella battaglia antimafia non ci sia una destra o una sinistra con cui stare. Credo semplicemente che ci sia un movimento culturale e morale al quale aspirare. Io continuerò a parlare a tutti, qualunque sarà il credo politico, anche e soprattutto ai suoi elettori, Presidente: molti di loro, credo, saranno rimasti sbigottiti ed indignati dalle sue parole. Chiedo ai suoi elettori, chiedo agli elettori del Pdl di aiutarla a smentire le sue parole. E' l'unico modo per ridare la giusta direzione alla lotta alla mafia. Chiederei di porgere le sue scuse non a me - che ormai ci sono abituato - ma ai parenti delle vittime di tutti coloro che sono caduti raccontando. Io sono un autore che ha pubblicato i suoi libri per Mondadori e Einaudi, entrambe case editrici di proprietà della sua famiglia. Ho sempre pensato che la storia partita da molto lontano della Mondadori fosse pienamente in linea per accettare un tipo di narrazione come la mia, pensavo che avesse gli strumenti per convalidare anche posizioni forti, correnti di pensiero diverse. Dopo le sue parole non so se sarà più così. E non so se lo sarà per tutti gli autori che si sono occupati di mafie esponendo loro stessi e che Mondadori e Einaudi in questi anni hanno pubblicato. La cosa che farò sarà incontrare le persone nella casa editrice che in questi anni hanno lavorato con me, donne e uomini che hanno creduto nelle mie parole e sono riuscite a far arrivare le mie storie al grande pubblico. Persone che hanno spesso dovuto difendersi dall'accusa di essere editor, uffici stampa, dirigenti, "comprati". E che invece fino ad ora hanno svolto un grande lavoro. E' da loro che voglio risposte.Una cosa è certa: io, come molti altri, continueremo a raccontare. Userò la parola come un modo per condividere, per aggiustare il mondo, per capire. Sono nato, caro Presidente, in una terra meravigliosa e purtroppo devastata, la cui bellezza però continua a darmi forza per sognare la possibilità di una Italia diversa. Una Italia che può cambiare solo se il sud può cambiare. Lo giuro Presidente, anche a nome degli italiani che considerano i propri morti tutti coloro che sono caduti combattendo le organizzazioni criminali, che non ci sarà giorno in cui taceremo. Questo lo prometto. A voce alta.
la Repubblica - ©2010 Roberto Saviano/Agenzia Santachiara

sabato 17 aprile 2010

Che orrore le parole del premier!


Intendo esprimere tutta la mia solidarietà a Roberto Saviano, e lo faccio con le parole dell'associazione Libertà e Giustizia di cui anch'io faccio parte:

"Profonda riconoscenza per il lavoro civile che continua a compiere, sfidando le minacce della criminalità organizzata e dei complici in "colletto bianco" che da sempre la sostengono con parole, silenzi, comportamenti, ispirando e gestendo la sciagurata politica di distruzione di anime, vite, risorse del territorio e dell'ambiente."

Esprimo l'orrore per le dichiarazioni di Silvio Berlusconi su Gomorra, e vorrei chiedere al presidente del Consiglio se quando parla è cosciente del carattere di incitamento che possono avere le sue parole.

venerdì 16 aprile 2010

Intervenite con commenti

Cari amici (vicini e lontani si diceva un tempo), questo luogo/non luogo, questo spazio/non spazio che è internet ci permette di colloquiare con passione e serenità. Vi esorto ad intervenire con commenti, anche anonimi se volete (ho scelto questa modalità per dare maggiore libertà a chi ha intenzione di dire qualcosa). E' ovvio che sarebbe più bello firmarsi, magari anche con uno pseudonimo. Il tema lo scegliete voi: la città, la cultura, il lavoro, la politica, l'economia, il Partito Democratico, etc...

giovedì 15 aprile 2010

Leggete anche il mio blog A.DO.S.(Associazione Docenti Solofra)

SOLO LA CULTURA E LA SCUOLA POSSONO RISOLLEVARE QUESTA CITTA'
collegatevi al mio Blog
assodos.blogspot.com

mercoledì 14 aprile 2010

GRUPPI DI LAVORO


Nel direttivo di questa sera è stato deciso la costituzione di due gruppi di lavoro che affronteranno le problematiche del Bilancio di Previsione 2010 del Comune di Solofra e della gestione dell'impianto di depurazione nella nostra città. Decisa anche la data della prossima riunione del Direttivo: giovedì 22 aprile 2010 alle ore 19,30, o.d.g.
1) Bilancio di Previsione 2010 del comune di Solofra
2) gestione e impianto di depurazione
Proposte ed iniziative.

SOPRA: GIOVANI DEMOCRATICI EMERGENTI
Postate su questo blog!

DIRETTIVO DEL 14 APRILE


RIUNIONE DEL DIRETTIVO

mercoledì 14 aprile – ore 19,30

o.d.g.

PROSPETTIVE e INIZIATIVE
POLITICO-AMMINISTRATIVE

Il Segretario
avv. Alessandro Maffei

Partito Democratico, Circolo di Solofra – via Abate Giannattasio

venerdì 2 aprile 2010

IL PD ANCORA SUI PRECARI

A seguito del caso venuto alla ribalta pochi giorni fa riguardante sette precari licenziati dal Comune di Solofra, sono stati affissi sulle cantonate cittadine dei manifesti che tra l’altro lamentavano testualmente:
”Dopo 24 anni di precariato trascorsi tra sacrifici, ingiustizie, umiliazioni, ricatti morali, psicologici, diffide e false promesse di stabilizzazione, 7 (sette) dei 9 (nove) assistenti domiciliari agli anziani (specializzati O.S.A.) in forza al Comune di Solofra, dal 1° marzo si sono ritrovati senza lavoro.
L’amministrazione comunale mostrando grande insensibilità e mancanza di umanità ha fatto pervenire le comunicazioni di fine rapporto lavorativo senza considerare le problematiche familiari di ogni lavoratore e senza tenere conto della possibilità di esaminare altre soluzioni giuridiche e amministrative per la giusta soluzione del problema”.


L’avv. Alessandro Maffei, segretario PD di Solofra, dichiara:
“Facciamo il punto della situazione. Nel 2007, alla pagina 7 del suo programma elettorale, sotto la voce Lavoro il sindaco Guarino affermava testualmente di: Addivenire alla sottoscrizione di un vero e proprio contratto e/o Patto Sociale da sottoscrivere tra le forze del tessuto imprenditoriale, sindacale e sociale, finalizzato alla necessità e ai bisogni di tutti, in special modo delle fasce deboli del mondo del lavoro. Lotta al lavoro nero e al precariato. Stabilizzazione dei precari privati e pubblici.
Risulta veramente paradossale
– continua Maffei – che, a fronte di quanto promesso, sette lavoratori precari invece di essere stabilizzati si trovano in mezzo alla strada.”

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO MAFFEI


“Questa attestazione di stima dichiara il segretario cittadino l’avv. Alessandro Maffeise da una parte ci incoraggia a perseguire una politica sempre più vicina alle reali esigenze dei cittadini, dall’altra ci responsabilizza oltremodo perché ci designa chiaramente come la vera alternativa all’odierna amministrazione di centrodestra.

CHE GRANDE SODDISFAZIONE!

UN GRAZIE AI CITTADINI DI SOLOFRA

Il Partito Democratico di Solofra esprime viva soddisfazione per il significativo risultato conseguito nella recente competizione elettorale.

Nonostante la “grande armata” del centrodestra presente in città con ben tre candidati locali nonché la concorrenza del PDL e dell’UDC, il Partito Democratico, privo di qualsiasi candidatura espressione del territorio, ha ottenuto a Solofra ben 1023.
Questo importante consenso ci gratifica del lavoro svolto e ci impegna a perseguire una politica sempre più vicina alle reali esigenze dei cittadini.

Il Partito Democratico ringrazia quanti hanno creduto nel progetto politico proposto, dimostrando che il PD è l’unica vera forza politica esistente sul territorio, fortemente radicata e proiettata al futuro.

Il nostro Circolo a sostegno dei precari

SFRUTTATI E ABBANDONATI

Dopo 24 anni di precariato trascorsi tra sacrifici, ingiustizie, umiliazioni, ricatti morali, psicologici, diffide e false promesse di stabilizzazione, 7 (sette) dei 9 (nove) assistenti domiciliari agli anziani (specializzati O.S.A.) in forza al Comune di Solofra, dal 1° marzo si sono ritrovati senza lavoro.
L’amministrazione comunale mostrando grande insensibilità e mancanza di umanità ha fatto pervenire le comunicazioni di fine rapporto lavorativo senza considerare le problematiche familiari di ogni lavoratore e senza tenere conto della possibilità di esaminare altre soluzioni giuridiche e amministrative per la giusta soluzione del problema.
Da un lato alcuni amministratori comunali hanno ignorato i diritti lavorativi maturati dopo anni di servizio mostrando il loro atteggiamento prepotente e discriminatorio; dall’altro hanno salvaguardato il clientelismo stipulando solo per alcuni nuovi contratti di collaborazione.
Alla fine ci si chiede: ma i nostri amministratori agiscono nell’interesse di tutti i cittadini tutelandone i diritti come nel nostro caso, oppure solo per simpatie personali e per volontà politiche?
Se per loro questo atteggiamento è legittimo, c’è solo da
VERGOGNARSI!

Gli assistenti domiciliari

COMUNICATO STAMPA PD SOLOFRA

Il Partito Democratico di Solofra esprime piena solidarietà e totale appoggio ai lavoratori domiciliari messi alla porta dal comune di Solofra senza alcun rispetto della dignità umana e dei più elementari diritti.
Il Partito Democratico, nella totale indifferenza dei tanti “candidati locali” solofrani di queste elezioni regionali, non lascerà sole queste persone, anzi le sosterrà perorando la loro causa e tutelando i loro interessi.
A tal proposito l’avv. Alessandro Maffei, segretario PD di Solofra, dichiara: “ Il Partito Democratico non consentirà che lavoratori impegnati per ventiquattro anni nell’offrire la propria attività professionale alla comunità solofrana, e lusingati da una stabilizzazione mai arrivata, vengano improvvisamente messi sul lastrico”.